La paprika, non tutti lo sanno, non è altro che una miscela di diversi tipi di peperone, essiccati e macinati insieme.
Una volta raccolti, i peperoni vengono lasciati riposare al buio per due settimane, poi lavati, essiccati e infine macinati, talvolta insieme alla parte interna a cui sono attaccati i semi, altre volte dopo esserne stati privati. Da questa scelta dipende la piccantezza o meno della spezia.
Infine vengono scaldati leggermente per esaltarne l’aroma. Ed è proprio questa fase a determinarne invece la colorazione, che va dall’arancio chiaro al rosso vivo, a seconda del tempo di cottura.
La paprika ha un gusto molto particolare e deciso, che dà ai piatti in cui si utilizza un sapore inequivocabile. È perfetta per aromatizzare zuppe di carne e verdure, spezzatini, arrosti, salse con cui accompagnare il pesce o i formaggi, ma si può usare pure per i primi piatti, dalla pasta al riso.
La ricetta più famosa al mondo preparata con la paprika è il gulasch, qui abbinato da @puszka_przy_garach a delle frittelle di verdure miste. È la famosa zuppa ungherese fatta con verdure, cipolle, patate e carne, cotta a fuoco lento. Una volta i mandriani la preparavano all’aperto, mentre portavano gli animali al pascolo. Oggi è il piatto per eccellenza dell’Ungheria, dove la raccolta dei peperoni che danno origine alla paprika è un vero e proprio rito nazionale.
Nelle zuppe, anche le più classiche, un pizzico di paprika può davvero essere quel tocco di gusto in più che rende particolare il piatto. È il caso di una semplice minestra di lenticchie rosse come quella di @kiyanoxana, a cui la paprika oltre al sapore particolare dà anche un bellissimo colore acceso.
Noi l’abbiamo scelta come aroma principale del Sacchetto Forno Pollo alla Paprika, una chicca da intenditori per preparare velocemente e con un gesto semplice un piatto pieno di carattere.
L’aroma caldo di questa spezia si sviluppa meglio quando viene abbinata in cottura alla cipolla, allo strutto o al lardo. Un trucco poi, che vi suggeriamo di provare per esaltarne il gusto, è quello di riscaldarla con un pochino d’olio prima di aggiungerla al piatto che state preparando: il sapore sarà notevolmente più pronunciato!
La paprika è anche tra i cinque ingredienti che costituiscono le varianti ammesse dalla Comunitat Valenciana per la preparazione della paella valenciana nella sua ricetta autentica, quella a base di carne di pollo e coniglio, l’unica con denominazione di origine protetta (DOP).
La preparazione avviene tutta in una grande padella in ferro, rotonda, poco fonda, e non antiaderente: si cuociono prima le carni, poi i fagioli e la passata di pomodoro e solo dopo si aggiunge il riso. Il consiglio è di versare la paprika prima del riso, ma a carni e verdure già cotte.
Nella foto di @allie.eats la versione con il pesce, altrettanto buona in abbinamento alla paprika.
Una curiosità: la paprika si usa anche come conservante, in particolare per la produzione di salumi come lardo e pancetta, che ne assorbono naturalmente il suo particolare aroma.
Se non volete però impegnarvi in preparazioni lunghe e importanti come i due piatti regionali di cui abbiamo parlato o nella lavorazione di salumi, la paprika è perfetta anche per dare più gusto a delle semplici patate al forno o lessate.
Insomma, non avete scuse per non provare ad usarla!